The Northman

The Northman ★★★★

È comprensibile un po' di paura quando vediamo un giovane autore girare due film che diventano istantaneamente dei classici in grado di renderlo uno dei migliori registi contemporanei; il terzo film genera hype, ma anche paura per un eventuale fallimento. Budget altissimo, volti noti, una locandina degna dei tipici blockbuster americani, un genere cinematografico diverso: c'erano tutte le carte in regola per un film che si spostasse dalle sue corde, per un film non capolavoro come gli altri. A mio avviso "The Northman" non è bello come i suoi film precedenti, ma è un grande film. Non è un passo indietro del regista, perché osare, uscire dalla propria zona di comfort e girare comunque un gran film non può essere definito un passo indietro. Eggers nonostante tutto non scende a compromessi e gira un suo film a tutti gli effetti, con una prima parte a tinte horror e una seconda parte diversa nella sostanza ma chiaramente legata alla sua poetica. Un revenge movie rabbioso, cruento nella sua rappresentazione di odio che genera odio, fatto di personaggi animaleschi che seguono il proprio destino come le bestie seguono il proprio istinto. Sangue e fiamme a ravvivare i colori freddi del Nord in un film in cui regna l'epica, fastosa e sporca, rude nella sua magnificenza, fedelmente cruda come un'opera letteraria originale prima di essere mitigata per un consumo di massa. "The Northman" è un'opera che si serve del mezzo cinematografico per diventare più grande di com'era su carta, grazie a musiche e immagini d'impatto che bucano lo schermo e che nel buio della sala riescono a far sentire lo spettatore ancora più piccolo.

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